Regole per giocare a Siena
Introduzione
Siena è un gioco da tavolo ideato da Mario Papini ed ambientato nella Repubblica di Siena del 1338. Il gioco è stato prodotto e distribuito dalle Z-Man Games e dalla ZuGames ed ha subito spopolato negli Stati Uniti grazie al suo sapore retrò ed all'ambientazione nei paesaggi ed atmosfere della bellissima Toscana. Il gioco prevede 2-6 giocatori, ed è della durata di circa due ore per partita. Le regole sono abbastanza intricate. Con questa guida andiamo a vedere insieme come giocare.
Contenuto della scatola
Il contenuto della scatola comprende: il tabellone ,che riprende un affresco di Lorenzetti, in cui sono rappresentate le due aree di gioco, ossia l'interno della città di Siena e le colline Toscane; 36 pedine in legno; 40 cubetti di legno; 93 carte da gioco; le regole.
Lo scopo del gioco
Ogni giocatore inizia la partita come contadino ed ha la possibilità di vendere i prodotti ( grano, vino e olio) per guadagnare fiorini ed accrescere il proprio status. Lo scopo è quello di diventare successivamente mercanti, che possono vendere spezie e stoffa, ed infine riuscire ad entrare nella mura della città raggiungendo lo status massimo di banchieri. Il gioco finisce quando un banchiere riesce a costruire tutti e 7 i piani della "Torre del Mangia", oppure quando verrà pescata la carta dell'artista Ambrogio Lorenzetti, che verrà venduta all'asta. Se i giri a disposizione sono finiti, la partita termina prima che una di queste due azioni sia compiuta. Vince in questo caso la partita chi ha più punti partita o chi realizza più piani della torre.
I tipi di carte
Le "carte Siena" sono divise in carte azione, che danno dei benefici durante il gioco, ed in carte che producono beni.
Le "carte Senesi" valgono punti gioco alla fine della partita. Possono essere pescate dai mercanti o dai banchieri in seguito a determinate azioni che permettono di accumulare i consensi da parte dei senesi.
Le "carte artista" valgono punti alla fine del gioco. Possono essere acquistate durante le aste indette dai banchieri.
Le "carte fato" rappresentano la parte di azzardo del gioco. Il giocatore che possiede la carta "Via Francigena" può decidere di giocarla e di pescare delle carte fato. Se tra le carte pescate appare il demonio il giocatore non vince nulla, se invece il demonio non c'è si può vincere una vera fortuna.
Le azioni dei contadini e mercanti
La fase delle azioni, essendo inizialmente tutti contadini, prevede l'utilizzo delle carte che producono beni. Ogni giocatore, durante il proprio turno, può decidere il numero di carte da giocare che permetteranno di produrre, sommandosi, un determinato numero di beni. Una volta prodotti i beni (grano, vino ed olio) possono essere venduti e permettono di guadagnare fiorini. Quando il contadino ha guadagnato 30 fiorini può cambiare il proprio status in mercante.
Il mercante può compiere le stesse azioni dei contadini, ma potrà vendere solo spezie e stoffe (che valgono di più), ma continuerà a produrre ugualmente gli altri tipi di beni. Una volta raggiunti gli 80 fiorini i mercanti possono cambiare il proprio status in banchieri.
Le azioni dei banchieri
Una volta entrati in città il gioco diventa molto più interattivo e di strategia. All'inizio di ogni turno i banchieri ricevono 8 fiorini più 3 fiorini per ogni bene prodotto dai contadini. Si possono mettere all'asta gli artisti e nella locando ci saranno le cortigiane pronte a sottrarre soldi al malcapitato. Si possono fare donazioni al Duomo e quindi ricevere consensi da parte dei Senesi. Si accumulano fiorini con più facilità per poi riuscire a costruire i 7 piani della Torre del Mangia. Il primo piano costa 5 fiorini, per poi andare ad aumentare il costo di 5 fiorini per ogni piano in più.