Introduzione
Gonzaga è il primo gioco da tavolo realizzato da Guglielmo Duccoli, edito dalla dV Giochi per la propria linea Maestro. Il gioco è ambientato in un'epoca che varia tra il 1200 ed il 1700 circa, e tratta le varie vicende politiche che attraversano queste epoche storiche. I giocatori assumono il ruolo di signori di alcune casate influenti nel territorio europeo, i quali cercano di impossessarsi dei punti strategici: città e porti. Alcune regole, a seconda del numero di giocatori che si apprestano ad iniziare la partita, possono rimanere inattive, mentre ad ogni giocatore verranno dati degli obiettivi segreti dei quali solo loro saranno a conoscenza, nei quali sono presenti sei città. Nel corso della partita, ogni giocatore posizionerà i propri feudi e prenderà punti in base al loro numero. Sono previsti anche dei punti aggiuntivi. Entriamo ora nel vivo e vediamo le regole principali per giocare a Gonzaga.
Determinazione dei feudi
La prima fase di gioco consiste nella determinazione dei feudi che entreranno in gioco. Questo avviene tramite la pesca di una carta dal mazzo di ciascun giocatore. I feudi sono rappresentati per mezzo di oggetti in plastica, sopra i quali sono raffigurati degli esagoni ( 3 o 4) uniti con due o più castelli. Su ogni carta feudo è previsto anche un numero progressivo, che serve in taluni casi come spareggiatore.
Scelta della mossa
Determinati i feudi, si passa alla determinazione della mossa di gioco. Segretamente ogni giocatore sceglie una carta dal mazzo delle regioni, che andrà ad indicare in quale regione verrà posizionato il feudo. Inoltre ogni giocatore provvederà a selezionare una carta dal mazzo delle azioni, la quale determinerà come verrà posizionato il feudo. Queste due carte, nel turno successivo, non saranno più disponibili. Per la determinazione del turno di gioco, fa fede la carta azione scelta. In caso di parità, avrà valore la carta feudo.
Esecuzione della mossa
Principalmente ogni giocatore ha quattro differenti possibilità di azione: città, porti, città e porti e privilegio. Se scegliamo città, questa ci permette di posizionare il feudo in modo tale da coprire una città, più città o anche nessuna. La carta porti permette di posizionarci invece in modo tale da coprire uno o due porti. La carta città e porti ancora ci permette di coprire un'area comprendente una città ed un porto o anche due città ed un porto e viceversa. Questa carta permette anche di fare uno o più matrimoni. La carta privilegio, infine, permette di eseguire una qualsiasi altra azione prima che chiunque altro la compia. Tuttavia, l'utilizzo di tale carta comporta anche che venga utilizzato uno dei sei anelli a disposizione di ogni giocatore.
Posizionamento dei feudi
Ogni giocatore può posizionare il feudo in modo che venga occupato almeno un esagono della regione selezionata, sia su terraferma sia in mare. Gli esagoni dei castelli non possono essere posizionati in mare, inoltre, ogni feudo non può occupare esagoni che sono già stati occupati da altri feudi, sia che si tratti di propri feudi sia che si tratti di altri giocatori. Vengono assegnati tre punti per ogni feudo ottenuto. Se invece vengono occupati tre porti della stessa lega marittima si ottengono dieci punti di bonus vittoria. C'è anche un'altra opzione: infatti, è possibile non posizionare il feudo e donarlo alla chiesa, ottenendo così 3 punti vittoria.
Matrimoni
Può capitare che, nel corso della partita, alcuni dei feudi più importanti vengano occupati da uno dei giocatori avversari. A questo punto, l'unico modo per averne il controllo, è quello di stipulare un matrimonio. Come accennato in precedenza, infatti, questo è possibile utilizzando la carta città e porti. Nello specifico, vanno messi in gioco (nella mappa) uno o due anelli, a simboleggiare i matrimoni. Sfruttare i matrimoni si può rivelare determinante ai fini della vittoria finale, quindi meglio non sottovalutarli. Ricordiamo però che in un esagono possono esserci solamente un anello ed un feudo.