Come si gioca lo scopone a due giocatori
Introduzione
Tra i giochi più antichi ma sempre di moda e molto amati da adulti e piccini, si annoverano i giochi con le carte. Alcuni esempi di questi giochi sono: il gioco della briscola, il tresette, la scopa e una sua particolare variante, lo scopone scientifico. Questo famoso gioco di carte italiano, probabilmente importato in italia dagli spagnoli nel XVII secolo, è stato pubblicizzato ulteriormente dall'omonimo film, "Lo scopone scientifico" del 1972 con Alberto Sordi. Gioco inoltre molto apprezzato da celebri personaggi come Pirandello, Mussolini, Pertini e Zoff, dei veri appassionati. Lo scopone scientifico gode di diverse varianti di gioco. Una di queste varianti è lo Scopone a Due Giocatori e con questa guida scopriremo come ci si gioca. Buon divertimento.
Occorrente
- Un mazzo da 40 carte
Lo scopone a due giocatori necessita innanzitutto di un mazzo di quaranta carte, mazzi piacentini o napoletani (si può adattare anche con mazzi francesi da 52 carte, togliendo dal mazzo le carte 8, 9 e 10). La gerarchia delle carte è quella prevista dal valore nominale di ognuna di esse (A=1, 2=2 .... CAVALLO=9, RE=10). Colui che distribuisce per primo le carte, cioè il mazziere, viene scelto dando una carta ad entrambi i giocatori e ad aggiudicarsi il titolo sarà il detentore della carta più alta. Quindi mazziere da a sé ed all'altro giocatore, dieci carte a testa, riponendo infine le restanti venti carte coperte al centro del tavolo. Esse avranno il compito di costituire il "pozzo".
Il primo ad iniziare è l'avversario del mazziere, che pescando dal pozzo gira e mette a terra la prima carta. Viene seguito dal mazziere, che avrà alla prima mano la possibilità di fare scopa, e via di seguito (facendo le necessarie "prese" e qualora la carta giocata non possa fare una "presa" resterà sul tavolo da gioco andandosi ad aggiungere alle altre) fino al completo esaurimento del mazzo in terra. A pozzo terminato, si prosegue a calare ad oltranza le 10 carte in mano sino all'esaurimento. Attenzione, l'ultima mano giocata della smazzata (quindi l'ultima carta giocata) non permette di fare scopa.
Lo scopo generale è quello di aggiudicarsi una o più delle carte che si trovano sul tavolo da gioco (in gergo "fare una presa"). Il regolamento prevede che per fare una presa, il valore della carta calata sia corrispondente al valore di una delle carte presenti sul tavolo, oppure che sia corrispondente alla somma di due o più carte a terra (esempio se a terra sono presenti A, 2, 3 e 5, e il giocatore cala un 8, può decidere se prendere 5+3, oppure A+2+5. Mentre se a terra sono presenti, ad esempio, 6, 4 e re e il giocatore ha il re, in questo caso può prendere solo la carta di quel valore e non la somma). Qualora sussista tale corrispondenza, il giocatore può prendere la carte (o le carte) e riporle coperte di fronte a sè insieme alla carta giocata. Nel caso si possano prendere tutte le carte dal tavolo con una sola calata si fa una scopa. Al termine della smazzata, si procede al conteggio dei punti. Oltre alle scope, un punto ciascuna, si conta un punto anche per ognuno di questi valori, esclusa la situazione di parità in cui il punto non si conta: carte (se un giocatore si è aggiudicato almeno ventuno carte nella pila delle prese), denari (aggiudicandosene almeno sei), primiera (avere quattro carte di stesso valore ma semi diversi) e Sette Bello (sette di denari). La partita termina al raggiungimento dei 21 punti da parte di un giocatore.