Lo scopo del gioco è quello di formare delle scale di carte, piazzando delle combinazioni con lo stesso seme (per esempio la scala di picche, che può essere anche solo formata da tre o più numeri adiacenti come il due, il tre e il quattro) o con semi diversi ma numeri uguali (un set di quattro di cuori, picche, fiori e quadri). Per formare una scala è evidente che sarà difficile avere dieci carte in mano dello stesso seme: per questo è possibile formarla a partire da tre carte, purché siano in numero crescente (per esempio un sei, sette e otto di fiori). Durante il gioco si può modificare anche una famiglia di carte (separando la combinazione e creandone così un'altra); non può però giocare questa mossa chi non ha ancora piazzato carte sul tavolo. Ovviamente le carte potranno essere attaccate ad altre già presenti, purché continuino la scala. Ne basterà anche solo una, dal momento che non c'è un punteggio minimo da seguire. Il giocatore che ha in mano carte da piazzare non pescherà una carta durante quel turno ma le poggerà sul tavolo, mentre chi non ha nessuna possibilità dovrà pescare dal mazzo. Vince chi si ritrova per primo senza carte in mano.