Come giocare ad Inside
Introduzione
Inside è un gioco prodotto dalla software house Playdead già autrice qualche anno fa dell'apprezzato Limbo. Le somiglianze tra i due prodotti sono molte: gameplay, atmosfera cupa, musica minimale e un ragazzino come protagonista che, nel gioco Inside, indossa una maglia rossa come unico tratto caratteristico.
La particolarità di questo gioco (e di Limbo prima di lui) è che per capire la storia raccontata, bisogna affidarsi all'interpretazione degli scenari attraversati. Non ci sono scene di intermezzo, né dialoghi o scritte che ci danno notizie su dove ci troviamo e quale sia il nostro scopo. Sono i luoghi a raccontare qualcosa. Le atmosfere a tinte grigie, i lunghi silenzi interroti dai passi ritmici del ragazzino che scappa, capannoni fatiscenti, macchinari abbandonati, lunghe file di persone lobotomizzate.
Apparentemente non c'è scopo da raggiungere, ma l'incertezza non penalizza l'empatia del giocatore, anzi, aumenta l'immedesimazione nel protagonista che si ritrova semplicemente a dover andare avanti e sopravvivere. Inside è una distopia che si affida alla sensibilità di chi gioca per contestualizzare la narrazione.
Occorrente
- PC con i seguenti requisiti minimi:
- Sistema operativo: Windows 7/8/10 (64 bit)
- Processore: Intel core 2 Quad Q6600 a 2.4 GHz, AMD FX 8120 a 3.1 GHz
- Memoria: 4GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GT 630 / 650m, AMD Radeon HD6570 o equivalente
- Memoria: 3 GB di spazio disponibile
Salta e risolvi
Il gioco è un puzzle-platform a scorrimento orizzontale. I controlli sono molto semplici: con un tasto si saltano gli ostacoli o ci si appende a una sporgenza quando possibile; con un altro tasto si interagisce con l'ambiente tirando leve, premendo pulsanti, spingendo casse.
Le fasi platform si identificano perlopiù in salti da una piattaforma a un'altra, scalate o lunghe nuotate sott'acqua, scivolate sui tetti con salto all'ultimo momento per appendersi a un tubo di gronda. Qui conteranno soprattuto il tempismo e i riflessi del giocatore.
Per la risoluzione dei puzzle ambientali si va dai più banali in cui dovremmo spingere una cassa accanto a un muro per scavalcarlo, a quelli più complessi come gestire il livello d'acqua in una vasca premendo un interrutore per farla salire o calare all'occorrenza. Per avere la meglio su queste fasi occorrerà quindi un minimo di ragionamento e tanto spirito di osservazione.
Controlla la mente
Nel mondo fittizio di Inside il ragazzino dalla maglia rossa sembra l'unico ancora dotato di coscienza propria. Gli altri esseri umani sono contenitori vuoti la cui volontà è stata assoggettata tramite esperimenti scientifici. A volte comporranno lunghe file, altre volte si raccoglieranno in piccoli assembramenti senza senso.
Il controllo mentale di questi soggetti potrà essere sfruttato anche dal giocatore che, tramite un apposito caschetto neurale, sarà in grado di impartire ordini e risolvere così alcuni enigmi altrimenti insormontabili. Ad esempio si potrà ordinare a uno di questi soggetti di spostarsi e stare su un interrutore a pressione per tenere aperta una porta e consentirci il passaggio.
Nasconditi e scappa
Non tutti i personaggi sono bambole innocue, a volte incontreremmo delle guardie di pattuglia munite di torce. Non essendo il ragazzino in grado di combattere, l'unico modo per superarle sarà quello di stare nascosti nell'ombra e aspettare il momento buono per attraversare una zona scoperta.
Quando passare inosservati non sarà possibile bisognerà ricorrere alla fuga, soluzione consigliabile specie quando inseguiti da un cane.
Trial and Error
Inside non è un gioco semplice. Non essendoci energie o cuori che diminuiscono per ogni colpo subito, basta una disattenzione per causare la morte del protagonista. In molti scenari si innescherà quindi un meccanismo di "Sbaglia e Riprova". Si entra in un ambiente, si prende confidenza con esso esplorandolo un po', si incappa in un imprevisto (ad esempio una guardia che arriva all'improvviso), probabilmente si viene uccisi, si inizia nuovamente lo scenario con la consapevoezza del pericolo.
Per venire incontro al giocatore e diminuire l'effetto frustrazione, gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire numerosi checkpoint da cui rinascere una volta uccisi.
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Consigli
- All'interno del gioco sono presenti alcuni collezionabili ben nascosti nello scenario. Lo sforzo di trovarli tutti sarà ripagato con un finale alternativo.