Come giocare ad Assassino
Introduzione
Assassino è un gioco di carte molto divertente che si basa sulla prontezza d'animo e sullo spirito d'osservazione. Anche se si svolge materialmente con le carte, in realtà Assassino ha ben poco a che fare con questa tipologia classica di gioco da tavolo. Basterà, infatti, guardarsi intorno e osservare con attenzione gli altri giocatori che abbiamo vicino a noi. Vediamo quindi come giocare ad Assassino, avendo ben cura di segnalare i passaggi principali di questo divertente passatempo. Anche se molto semplice, è comunque di fondamentale importanza seguire passo passo le istruzioni per l'uso in modo che, quando saremo assieme ai nostri amici, potremmo giocarci tranquillamente visto che conosceremo le regole.
Occorrente
- Carte Napoletane
- Carte Francesi (in alternativa alle Napoletane)
- 8 Giocatori o più
- Tempo libero
L'inizio
Il numero di giocatori minimo per prendere parte ad Assassino è 5, ma è consigliabile essere almeno in 7 o in 8 per divertirsi di più. Una volta che il numero dei partecipanti è definito, il mazziere distribuisce a ognuno una carta, che rimane coperta. Chi ha ricevuto il Re di Denari (si gioca, infatti, con le carte napoletane) deve scoprire la propria carta dato che è il Commissario. Chi fra i partecipanti, invece, ha ricevuto l'Asso di Spade, è l'Assassino e non deve assolutamente scoprire la propria carta. Gli altri partecipanti sono soltanto dei civili che 'osservano' e prendono parte alla divertente sfida tra il Commissario e l'Assassino, in un susseguirsi di omicidi.
Lo svolgimento
I civili guardano le proprie carte una ad una e le lasciano coperte. A questo punto è il Commissario che deve iniziare le proprie indagini per capire chi fra i giocatori chi è l'Assassino. Come? Molto semplice: cercando di capire chi fa l'occhiolino a chi. Già, perché l'Assassino (ossia colui che ha l'Asso di Spade) per uccidere i civili deve semplicemente fargli l'occhiolino ed essi devono dichiararsi morti. I civili che sono morti non possono più rivelare al Commissario chi è l'Assassino e, dunque, non lo ostacolano più. Questi, inoltre, non possono suicidarsi e non possono fingere di essere l'Assassino stesso del gioco.
Scopo del gioco
Eccoci quindi giunti allo scopo finale del gioco di carte Assassino. Il Commissario vince se riesce ad arrestare l'Assassino senza ricevere occhiolini o se l'Assassino, per errore, fa l'occhiolino al Commissario stesso. Al contrario, l'Assassino vince se uccide tutti i civili indisturbato, se elimina il Commissario o se, sempre per errore, il Commissario arresta un civile.
La variante con la Veggente
Innanzitutto è bene ricordare che Assassino si può svolgere non solo con le carte napoletane ma anche con quelle francesi. In questo caso dovrete tenere bene a mente che il Commissario sarà il K di Quadri e l'Assassino l'Asso di Picche. Appurato ciò, sarà possibile anche divertirsi con due simpatiche varianti: quella con la Veggente e quella con l'Aiutante. Nella versione con la Veggente essa si identifica con il Settebello o, se usate le carte francesi, il Q di Cuori. Essa, mandando dei bacetti ai civili morti, li fa risorgere: è dunque chiaro che è un ostacolo non indifferente per il lavoro sporco dell'Assassino. Quest'ultimo, quindi, dovrà ucciderla subito se non vuole farsi rendere la vita impossibile dall'azione congiunta della Veggente e del Commissario.
La variante con l'Aiutante
Un'ultima variante è quella che vede una figura d'ausilio a quella dell'Assassino, identificata con il Fante di Spade o il J di Picche nella versione francese. Quando l'Assassino cerca di uccidere l'Aiutante, esso non muore ma, anzi, gli ricambia l'occhiolino e da quel momento può uccidere anche lui, sempre facendo l'occhiolino. L'Aiutante è estremamente pericoloso per il Commissario perché può uccidere ma non può essere arrestato. Anzi, se per errore l'investigatore volesse tentare di metterlo in prigione, perderebbe istantaneamente la partita.
Consigli
- Affinate il vostro spirito d'osservazione