Come giocare ad Anti-Monopoly
Introduzione
Monopoly è uno dei giochi da tavolo più celebri della storia. Nato nel 1973, ha avuto un successo sempre maggiore tra i più giovani e non solo. Ad oggi le versioni pubblicate sono molteplici, con differenze spesso poco sensibili tra un titolo e l'altro. Quello che proponiamo in questa breve guida è chiamato "Anti-Monopoly" ed è a tutti gli effetti un normale Monopoly a cui sono state aggiunte un paio di differenti regole, per rendere tutto più competitivo ed equilibrato. La componente di fortuna, unita ad un pizzico di strategia, rimane presente. Ma andiamo a vedere in dettaglio come giocare ad Anti-Monopoly, nei seguenti passi.
Preparazione del gioco
Come anticipato, la struttura principale del gioco è quella di un normale Monopoly. La plancia sarà, quindi, caratterizzata pressochè dallo stesso tabellone di sempre, con qualche variante che vedremo tra poco. All'interno della scatola di vendita saranno presenti anche 28 carte di proprietà, 2 dadi, 260 banconote, 35 case, 15 alberghi, 6 pedine, 50 carte e le immancabili istruzioni. Il numero massimo di giocatori, come si evince dalla quantità di pedine presenti, è 6. La preparazione prevede, come sempre, che ad ogni giocatore siano fornite una serie di proprietà di base, in maniera casuale, nonchè un set di banconote con cui iniziare ad acquistare le proprietà sulle quali si poserà la propria pedina. Al centro del tabellone vi saranno anche le iconiche carte "probabilità" e "imprevisti", di colori differenti. La differenza con in normale Monopoly sta nel fatto che, su 6 giocatori, 3 saranno i veri e propri monopolisti mentre gli altri 3 rappresenteranno gli anti-monopolisti. Se i primi 3 potranno giocare con le normali regole del Monopoly, la stessa sorte non toccherà agli anti-monopolisti, che avranno alcune regole differenti. Una volta scelto il proprio segnalino, il gioco può avere inizio.
Fase centrale di gioco
Il primo giocatore lancia i dadi e si posiziona sulla casella corrispondente. A questo punto dovrà decidere se acquistare il terreno sul quale si è posato o se metterlo all'asta. Nel caso in cui quel terreno sia già di qualcuno sarà necessario pagare al proprietario una tassa di soggiorno, che successivamente varierà in base al numero di lotti dello stesso colore posseduti, al numero di case costruite e così via. Mentre i monopolisti potranno costruire solo dopo aver completato un lotto, cioè aver acquisito tutte le proprietà di uno stesso colore, gli anti-monopolisti potranno costruire anche senza il bisogno di averlo completato, potendo piazzare case sulla singola proprietà in qualsiasi momento della partita. Gli sarà vietato, per contro, di costruire alberghi durante tutto lo svolgimento delle ostilità. Perfino le carte delle probabilità e degli imprevisti saranno personalizzate in base al tipo di fazione di cui si fa parte, con richieste differenti. Il gioco prosegue ripetendo sempre le stesse azioni, da giocatore a giocatore, con tutte le trappole che ne conseguono.
Conclusione del gioco
La conclusione prevede, ovviamente, che rimanga solo uno in gioco, con denaro a disposizione. Il sistema dell'Anti-Monopoly propone di rendere il gioco maggiormente equilibrato e, soprattutto, imprevedibile. La soluzione di dividere i giocatori in fazioni, infatti, costringe i componenti a dover prendere spesso scelte diverse rispetto a quelle che avrebbero preso in un Monopoly classico. Rimane indifferente la componente di fortuna, legata al lancio dei dadi, che inevitabilmente sposta gli equilibri.