Ogni giocatore dispone di 8 pedine per ogni specie, una carta di partenza per ognuna, tra cui un archetipo, una tessera bioma di partenza, 5 tessere ereditarietà e 4 dischi bianchi che rappresentano i vari geni.
Una volta distribuito il tutto, si procede col dividere e mischiare le tessere delle varie epoche. Successivamente vengono estratte 22 tessere dall'epoca mesozoica, per poi essere posizionate nei vari habitat presenti sulla tabella. Alla fine di questa fase le tessere di partenza sono tutte posizionate nei vari habitat -una per ogni giocatore-, accompagnate dal rispettivo. Segnalino.
Si procede, poi, col mescolare le carte mutazioni e genotipo, si creano 4 mazzi di carte diversi in modo che ognuno rappresenti un periodo e alla fine vengono disposte sul tavolo 5 carte scoperte di cui possono disporre i vari giocatori.
Quindi, ad ogni turno il giocatore può svolgere diverse azioni che comportano una serie di eventi, causa di una modificazione del territorio con conseguenze sugli animali che vi abitano.
Il giocare può anche modificare la taglia della propria specie animale e, per farlo, bisogna spostarlo in una zona diversa del tabellone su cui vi è scritto "taglia". La diversa taglia influisce sulle capacità del dinosauro e sul suo movimento, può essere aumentata o diminuita.
Inoltre, se il giocatore accumula varie carte DNA, può anche acculturare la specie che possiede,
In seguito a queste varie fasi del gioco, è importante controllare la situazione dei vari animali in gioco: ognuno di essi deve avere dei requisiti specifici per poter sopravvivere nell'habitat in cui è stato posto. Alcune zone possono presentare più di un animale, che possono essere avversari o no, quindi a tal punto viene fatto un confronto per conquistare la sopravvivenza.