Come giocare a Tivitti
Introduzione
Gioco da carte tipico delle tradizioni del Sud-Italia, Tivitti è un passatempo semplice da imparare e adatto a tutti, sia negli assolati pomeriggi estivi sia, ancora meglio, nel periodo delle feste natalizie per trascorrere allegre serate con amici o parenti. Si tratta infatti di un'ottima alternativa ai classici giochi come la tombola e un modo accattivante per sfoggiare la vostra abilità a giocare con le carte.
Inizio del gioco
Per giocare è necessario essere in possesso di uno o più mazzi di carte del tipo "napoletane". Il numero di giocatori può variare da un minimo di due a un massimo di 10. Più si è, più il gioco avrà breve durata. Un mazziere distribuisce a ciascun giocatore, compreso a se stesso, un numero uguale di carte in modo casuale e a seme coperto. Queste carte andranno disposte in un mazzetto alla destra di ciascun giocatore che non può né guardarle né decidere la sequenza.
Svolgimento del gioco
Lo scopo del gioco è esaurire il proprio mazzo di carte prima degli altri. A turno, in senso antiorario, ogni giocatore scopre la carta in cima al proprio mazzo. Se può darla, ne scoprirà un'altra. Se non può, la appoggerà a viso scoperto alla sinistra del proprio mazzetto. In che modo il giocatore può dare via le proprie carte? Se è un asso, lo porrà al centro del tavolo e da questi assi potrà essere creata una scala. Ad esempio, se sul tavolo c'è un asso di spade e io pesco un due di spade lo posso appoggiare sopra l'asso, e così via fino al re. Se è un altra carta, ci sono due possibilità, o può proseguire una scala al centro del tavolo oppure può appoggiarla sul mazzetto di carte a viso scoperto di uno degli altri giocatori. Quest'ultima eventualità può verificarsi se la mia carta è di un'unità crescente rispetto a quella su cui deve essere appoggiata. Ad esempio, se io pesco un tre di bastoni e un altro giocatore ha un due scoperto posso appoggiare sopra il suo due il mio tre e così via fino al re, sul quale non può mai essere appoggiato nulla.
Particolarità
Abbiamo detto che per esaurire il proprio mazzo possiamo usare le nostre carte per fare una scala o dandole ad altri giocatori. Durante questa mossa si può fare "tivitti", che significa semplicemente in dialetto "ti ho visto" e cioè sbagliare. Se si fa tivitti uno degli altri giocatori che se ne sia accorto deve dire "tivitti" e il giocatore che ha sbagliato salta il suo turno riponendo la carta pescata in cima al mazzo. Ci sono tre modi per fare "tivitti". Il primo si verifica quando non si dà priorità alla scala. Se ad esempio sul tavolo c'è la scala di spade con sopra un tre e io pesco un quattro di spade, non accorgendomene lo assegno a un giocatore che sul mazzetto scoperto ha un altro tre, ho fatto "tivitti". Il secondo si verifica quando prima di scoprire la prima carta del mio mazzo coperto non ho controllato se la prima carta del mio mazzo scoperto può o meno essere assegnata ad altri o appoggiata sulla scala. Anche in questo caso ho fatto tivitti. Il controllo del proprio mazzo scoperto e la successiva, se possibile, assegnazione delle carte può e deve essere effettuata tutte le volte che sia possibile e deve avere la priorità rispetto al pescare dal mazzo coperto. Il terzo modo per fare tivitti si verifica invece quando pesco una carta e la ripongo nel mazzetto scoperto senza accorgermi che invece poteva essere messa o su una scala o essere data ad altri. È da sottolineare che mentre le scale devono rispettare il seme, assegnare le carte agli altri giocatori non rispetta questo vincolo ma bisogna semplicemente seguire l'ordine crescente. In questo caso un cinque di denari deve essere posto sopra un quattro di spade a meno che sulla scala di denari non ci sia un quattro. Quando si esaurisce il proprio mazzo coperto basta semplicemente girare il proprio mazzo scoperto. Come già detto, vince chi esaurisce prima le proprie carte.
Varianti
Se il numero massimo di giocatori con un mazzo è di 10, è possibile unendo due mazzi anche giocare in 20. In questo caso le scale da formare al centro del tavolo saranno 8. È possibile inoltre mettere una posta in gioco, con ogni giocatore che versa sul banco la propria quota. Il vincitore risulterà assegnatario del totale.