Come giocare a Djambi
Introduzione
Djambi è un gioco da tavolo realizzato da Jean Anesto nel 1975, in Francia. Il gioco non è altro che una variante degli scacchi, ma per quattro giocatori anziché due. I pezzi di gioco rappresentano i vari archetipi politici. L'obiettivo è quello di ottenere il potere assoluto in campo politico, eliminando tutti i rivali. È possibile anche concordare temporaneamente delle alleanze con gli altri giocatori, ma non ci sono squadre vere e proprie, quindi il vincitore è uno solo. Siete curiosi di scoprire come funziona questa divertente variante degli scacchi? Allora continuate a leggere la guida, in cui vi spiegherò come giocare a Djambi!
Occorrente
- Gioco da tavolo "Djambi"
- 4 giocatori
Le pedine
Ogni giocatore ha nove pedine: un capo, un assassino, un reporter, un diplomatico, un necromobile e quattro militanti. Il capo rappresenta il leader carismatico: la sua perdita o la sua immobilizzazione comporta la dispersione dei suoi partigiani. L'assassino commette un crimine politico, ma non può nascondere le sue attività, quindi lascia sempre delle tracce del suo passaggio. Il reporter, invece, indaga e rivela gli scandali. Il diplomatico manipola i suoi avversari e li distrae dalle loro missioni originali. Il necromobile pratica la ripresa politica e può manipolare i morti. Infine, i militanti, disciplinati ma con capacità limitate, sono attivisti che vengono sacrificati per il bene della patria. Essi possono muoversi di una o due caselle, mentre le altre pedine possono spostarsi di quante caselle desiderano, in tutte le direzioni.
La cattura
Le pedine, quando vengono catturate, vengono "uccise". Ma questo non significa che vengono eliminate dalla scacchiera. Infatti, le pedine vengono capovolte per indicare che sono morte, e possono ancora essere utilizzare in qualche modo. Ogni pezzo ha un modo diverso di catturare gli avversari. Il militante occupa la casella della pedina avversaria e può collocare la pedina uccisa in una qualunque casella di sua scelta. Il militante non può uccidere il capo. Quest'ultimo agisce allo stesso modo del militante. Anche l'assassino uccide allo stesso modo, ma a differenza del militante, può collocare la pedina eliminata solo nella zona da cui proviene l'assassino stesso. Il reporter uccide occupando uno dei quattro quadrati accanto alla pedina che vuole uccidere. In questo caso, il cadavere resta sulla propria casella. Il diplomatico non può uccidere le pedine, ma può solo spostarle. Per farlo, deve prima occupare la casella della pedina che vuole spostare. Anche il necromobile può solo spostare le pedine, ma può farlo solo con i cadaveri.
Il labirinto
Al centro del tabellone si trova un quadrato, chiamato "labirinto". Tutte le pedine possono attraversare questo quadrato, ma solo il capo può fermarsi su questa casella. Un capo che si trova nel labirinto, è un capo "al potere". Questo comporta dei vantaggi per il giocatore, poiché ha dei turni di gioco aggiuntivi. Il capo che lascia il labirinto, perde questo potere. Può decidere di lasciare il labirinto di sua spontanea volontà o perché ucciso o spostato da un altra pedina (può trattarsi di un capo avversario vivente o di un cadavere). Se un capo viene eliminato o immobilizzato dai cadaveri, il giocatore perde automaticamente la partita.