5 trucchi per vincere a Janggi
Introduzione
Il popolare gioco da tavola coreano Janggi è una sorta di scacchi occidentali, ma con sostanziali differenze caratteristiche: deriva anche dagli scacchi cinesi senza però averne la divisione centrale orizzontale, distintiva del fiume Xiangqi.
La scacchiera è strutturata in dieci file orizzontali in cui ogni lato è presente il "palazzo" costituito da quattro diagonali che dal centro vanno a costituire la caratteristica forma ad "X". Le pedine ottagonali invece variano di larghezza proporzionalmente alla loro potenza e sono sia di colore verde per lo spiegamento denominato Cho a cui spetta la prima mossa, che di colore rosso per la formazione Han (il quale muovendosi per secondo acquisisce un beneficio di 1.5 punti): posizionate sugli intersecamenti delle linee, alcune di loro possiedono i caratteristici movimenti tipici anche degli scacchi occidentali, mentre altri hanno passaggi differenti: è il caso ad esempio dei "Carri" che si spostano orizzontalmente e verticalmente, dei "Cavalli" con il loro movimento ad elle, e dei "Soldati" con il tipico singolo passo, senza dimenticare il "Generale" e la "Consigliera", gli "Elefanti", le "Guardie" ed infine i "Cannoni". In questo articolo vedremo allora 5 utili consigli e trucchi per cercare di sconfiggere gli avversari e vincere con più facilità la partita a Janggi..buona lettura e buon divertimento!
Un aumento di potere
Una delle utili mosse strategiche per la vittoria, da tenere a mente, è sicuramente quella relativa al Palazzo: è bene sapere infatti che quando lo si raggiunge le nostre pedine assumono un potere maggiore (particolarmente vantaggioso per i Soldati, Cannoni e Carri) derivato dalla capacità di potersi spostare anche sulle sue caratteristiche linee diagonali che lo caratterizzano.
La cattura dell'avversario
Utilissimo per aumentare le probabilità di vincita è sapere che, nel momento in cui una pedina avversaria percorre un percorso appartenente alla nostra sezione, è possibile catturarla sostituendola con un componente della nostro truppa.
Una meditata pausa
A volte può essere utile fermarsi a riflettere per evitare che una nostra possibile mossa possa peggiorare la situazione: pensiamo ad esempio a quelle situazioni in cui non sappiamo cosa fare, dato che qualunque movimento ci sembra troppo rischioso. In tal caso è utile può essere vantaggioso prendersi una meditata pausa e quindi passare il proprio turno, per aiutarci in seguito a raggiungere la vittoria: comunicarlo al nostro avversario sarà semplice dato che basterà capovolgere il "Generale" senza muoverlo.
La mossa strategica detta "bikjang"
Un'ulteriore mossa (denominata "bikjang") molto utile per aiutarci a far perdere la partita al nostro avversario, è quella di metterlo nella situazione in cui sia indotto a sfidare il nostro "Generale" con il suo, senza utilizzo di pedine intermedie.
Un calcolo vincente
Infine ricordatevi che non sempre la vittoria è nello scacco matto: a volte infatti, nel caso in cui non si riesca a raggiungerlo, vincente sarà colui che avrà ottenuto il maggior punteggio.
Dunque se vogliamo garantirci la vittoria, durante la partita non dimentichiamo mai di conquistare il maggior numero di pedine con punteggio elevato, così da non trovarci impreparati di fronte alla situazione di calcolo: quelle maggiormente prolifiche sono i "Carri" che possiedono ben 13 punti, seguiti dai "Cannoni" con 7 ed i "Cavalli" di 5 . Meno fruttuose invece le pedine degli "Elefanti" e le "Guardie" con i loro 3 punti ed i "soldati" con appena 2.